14 ottobre 2009

deposizione....

in sintesi dal 03/09 all'11/10 (39 giorni) ha deposto 37 uova.
Dal 12 è in ferie. Aspettiamo al rientro di novembre

16 settembre 2009

come procede la deposizione?

03/09 60 gr.
04/09 58 gr.
05/09 56 gr.
06/09 52 gr.
07/09 ------ pausa ------
08/09 59 gr.
09/09 62 gr.
10/09 64 gr.
11/09 63 gr.
12/09 65 gr.
13/09 64 gr.
14/09 63 gr.
15/09 ------ pausa ------
16/09 61 gr.
17/09 65 gr
18/09 63 gr
19/09 64 gr
20/09 63 gr
21/09 66 gr
22/09 64 gr
23/09 65 gr
24/09 66 gr
25/09 65 gr
26/09 67 gr
27/09 65 gr
28/09 62 gr
29/09 69 gr

11 settembre 2009

perchè le anatre.......

In molti mi chiedete del perchè delle anatre e come mi trovo.

Cercavo qualche cosa nell'autoproduzione, senza la necessità di macellare, quindi eliminati conigli ma anche latte e miele per motivi logistici rimanevano gli avicoli.

Perchè le anatre e non galline ovaiole?

L'allevamento delle anatre, rispetto a quello dei polli, presenta le seguenti particolarità favorevoli (tratto da Giuseppe Zanoni "Anatracoltura" Edagricole):
1) L'anatra, uccello molto tranquillo, non razzola e quindi non danneggia giardini, parchetti, ecc. Anzi libera la vegetazione e il terreno da larve, insetti, molluschi, ecc. essendo instancabile nella ricerca del cibo;
2) Se ha libero accesso nei luoghi paludosi, può migliorare le stato sanitario di quelle zone, contribuendo alla distruzione delle larve di zanzare;
3) L'anatroccolo ben presto non ha bisogno né del caldo artificiale, né di quello materno. Poco freddoloso, fa a mano del calore già a 15 giorni in estate e a 1 mese in inverno;
4) La sua alimentazione è molto più semplice, perché essendo meno esigente e di facile accontentatura sono sufficienti un unico pasto al mattino e pochi grani alla sera, quando è in libertà. Per la voracità di questi palmipedi, possono servire residui e sottoprodotti di mulini, zuccherifici, caseifici, oleifici, alberghi, mense, ecc.
5) Meno sensibile alle intemperie, al freddo, agli sbalzi di temperatura, l'anatra non è neanche esigente in fatto di ricoveri. Bastano rustiche capanne di legno, con pareti e copertura di canna di palude o paglia;
6) L'impianto di un allevamento di anatre da uova è assai meno costoso di uno eguale, per potenzialità di produzione, di galline ovaiole;
7) Altra prerogativa dell'anatra è la sua innata rusticità, la quasi accertata immunità dalla pseudopeste e il fatto di essere soggetta a ben poche malattie (praticamente soltanto due: colera e polmonite);
8) Considerata la deposizione, l'anatra può egregiamente competere con la gallina. La Khaki-Campbell prosegue regolarmente a produrre fino al 5° anno e con una media non inferiore al 25% di quella della prima annata. La muta dell'anatra è più breve di quella della gallina. Una buona anatra è capace di produrre in un anno tante uova da superare di 10-12 volte il peso del suo corpo. Ciò giustifica la maggiore voracità e rapidità di digestione dell'anatra comparata con quella del pollo;
9) L'allevamento dell'anatra, per le scarse esigenze degli adulti, per la spiccata precocità e robustezza degli anatroccoli, è dei più semplici e di più sicuro esito;
10) La percentuale dei soggetti necessari per la rimonta dell'allevamento, in quanto il 50% delle anatre si conservano buone depositrici anche al 4° e 5° anno di età, è minore di quella dei polli;
11) E' immune, o quasi, dalla pica e dal cannibalismo.

Non possono esserci dubbi, abbandonata l'idea di una gallina ovaiola si pone il problema: Quale anatra?

Le mie esigenze sono:
a) una buona ovaiola
b) un animale che non voli, volevo evitare di tarpare le ali ed altrettanto volevo evitare di trovarmi le anatre nell'orto del vicino.
c) un animale socievole, che possa convivere con la famiglia e soprattutto i bimbi.
d) un animale non rumoroso
e) un animale economico. Non sono disposto a spendere decine di euro per un anatra.

Dopo una lunga ricerca su internet, in documentazione italiana e soprattutto inglese, trovo che tutte queste caratteristiche sembrano presenti nella Khaki-Campbell.

Quindi, mi dico, le Khaki-Campbell saranno le mie anatre.

Una altrettanto meticolosa ricerca mi porta a 100 km di distanza per acquistare da un appassionato al prezzo di 5 € due esemplari.

Ora, a distanza di 6 mesi, cosa posso dire?
Per quanto riguarda i punti menzionati da Giuseppe Zanoni:
1) --- gli anni passati mettevo il veleno per le lumache mentre ora non c'è alcun bisogno.
2) --- dove abito le zanzare la fanno da padrone, nella zona d'azione delle anatre le zanzare sono diminuite. Ho persino fatto uno stagno dove le zanzare non hanno accesso. In camera da letto le zanzare però persistono...
3,4,....11) Una serie di qualità che ho apprezzato. Sono inesperto, ho poco tempo ed i risultati sono stati ottimi.

Per quanto riguarda le mie ricerche..... i risultati non sono stati altrettanto ottimi.

c) Le anatre, maschio e femmina, sono stati socievoli senza dare troppa confidenza sino a 15 giorni fa. In queste ultime due settimane il maschio si sente molto territoriale e tende a voler rincorrere e beccare gli intrusi. Nessun problema, una beccata d'anatra non è nulla se non una sbavata sui panataloni, ma vedere l'anatra che rincorre i bimbi è poco "animale da compagnia".
d) Dormendo all'aperto sotto alle finestre della mia camera da letto, un po di fastidio lo davano. Il problema è stato risolto invitandole ad andare a dormire in un pollaio fai-da-te. Ora i rumori sono attuti e si dorme tranquillo.

Quindi in definitiva, sono soddisfatto se non per il maschietto che si deve tranquilizzare altrimenti..... aspetto il periodo delle arance.

03 settembre 2009

il primo uovo...


Oggi, a meno di 6 mesi dalla nascita, abbiamo trovato il primo uovo...

09 agosto 2009

le anatre crescono


dopo 5 mesi....

02 aprile 2009

Le Khaki Campbell crescono


A 15 giorni di distanza....

25 marzo 2009

sono arrivate...



Due piccole paperelle, razza Khaki Campbell, sono arrivate ad animare la già vivace nostra casa.
Per ora mi limito a qualche foto, presto motivazioni ed aggiornamenti.

Nate il 16/03 giunte a casa il 19/03

11 dicembre 2008

motivazione al successo o all'insuccesso.

Mentre provavo a studiare Psicologia della motivazione mi sono inventato questa domanda che ho prontamente fatto al momento della Colazione Ciarliera:

Io vi porrò una domanda, come sapete non esiste la risposta corretta o meno, non esiste la risposta che a me piace o meno, dovete semplicemente rispondere quello che pensate giusto in questo momento.
Supponiamo che la maestra si presenti in classe dicendovi che ha un compito da farvi fare, la maestra mostra 3 buste, sulla prima c'è scritto FACILE, sulla seconda MEDIA mentre sull'ultima DIFFICILE. Potendo scegliere quella che preferite quale prendete?

Difficile. Perchè medio e facile riesco a farlo e poi io mi annoio mentre se riesco a fare il difficile mi si crea una nuova cellula nel cervello. TAM..... nuova cellula.

Facile. Perchè non ho voglia di fare il difficile.

Le risposte mi hanno sorpreso, mi sarei aspettato un Medio dal rosso ed un Difficile dal blu, ma sono comunque in linea con la mia interpretazione. Il rosso ha sicuramente una motivazione al successo dotata di ottimismo
mentre il rosso..... non saprei. Aspetto nuove domande.

18 novembre 2008

Ricetta lievito madre.

in questa voglia di naturale, di economicità, di autarchia che riempie i miei pensieri rientra anche la voglia di produzione del lievito naturale.
L'acquisto del lievito incideva ben poco sulle spese famigliari, ma poichè non vedo nessun vantaggio nel comperare batteri prodotti a livello industriale quando in casa mia spopolano ho iniziato ad informarmi.
La prima regola che ho imparato è stata non chiedere informazioni a parenti ed amici, perchè la risposta è: "E' difficilissimo che riesca, io forse ci ho provato tanto tempo fa ed ho buttato via tutto".
Poichè il "forse ci ho provato" è emblematico ho continuato nelle ricerche in internet ed ho scoperto che negli Stati Uniti ed in Inghilterra (siti in lingua inglese abbondano) è pratica abbastanza diffusa, nelle erboristerie si trova l'innesco per far partire la fermentazione, esistono anche siti dove è possibile acquistare il lievito madre liofilizzato, poi con l'aggiunta di acqua si riavvia il processo.
Il problema sembra "far partire" la fermentazione, si trovano consigli di tutti i tipi che vanno dall'aggiunta di yougurt, al frullato di albicocca, zucchero, miele, ecc.

Io sono stato molto, molto semplice, niente intrugli e niente processi lunghi, non ho rispettato pianficazioni orarie da togliere il sonno:
100 gr di acqua, 200 gr di farina impastati (uso la macchina per fare il pane - schiavo dell'elettricità), un cucchiaino di miele. L'unica accortezza, non so sino a che punto abbia contribuito alla buona riuscita, è stata lasciare alcuni grappoli d'uva nelle vicinanze. La presenza dell'uva non è per fini mistici, ma aumenta la presenza di batteri che dovrebbero accasarsi nell'impasto.

Lasciato riposare per tutta la notte,

al mattino si presentava cosi:

Da Lievito naturale


dato un'altra impastata con altra acqua e farina, non ricordo le dosi ma il rapporto è sempre 1 parte di acqua e 2 di farina.

e al pomeriggio si presentava cosi:
Da Lievito naturale


Da Lievito naturale

Da allora uso regolarmente la pasta madre, la conservo in frigorifero nella zuppiera di vetro con coperchio, e ad ogni panificazione si rinnova.

  • Quando mi serve, le dò una energica impastata con acqua tiepida/calda e farina (100 di acqua e 200 di farina),
  • ne prendo una parte, circa 100 - 150 gr e la reimpasto con la ricetta che voglio fare,
  • il resto la lascio riposare per qualche ora (dalle 3 alle 12 ore non ho regole ferree) a temperatura ambiente poi la ripongo in frigo.
Preparo pane, schiacciate dolci e salate, proprio ieri un ricetta inventata di muffin dolci.

Nei prossimi giorni voglio provare a disidratare il lievito madre, conservarlo per un po, reidratarlo e vedere se rimane vivo.

02 novembre 2008

appoggio Barack Obama perchè.....

Alla vigilia delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America, esprimo la mia simpatia.
La mia preferenza non si basa su conoscenze approfondite di politica americana, anzi fatico ad individuare le differenze tra il partito repubblicano e quello democratico.

Il mio favoritismo nasce su basi superficiali, quelle che si potrebbero dire euristiche e "prime impressioni" sulla persona.

Premessa, soffro di un sottile antimericanismo dovuto al loro
imperialismo militare: fornitura di armamenti ad eserciti stranieri, presenza di truppe in paesi di interesse economico, presenza di armi intercontinentali.
imperilismo economico: forte influenza di aziende americane in paesi in via di sviluppo.

quindi
- Barack Obama è nero. Sino a 150 anni fa gli americani (ma non solo loro) importavano "neri" e dal 1850 quando hanno ritenuto che questo comportamento fosse inumano hanno reso incostituzionale la tratta ma hanno proseguito con l'allevarli in patria. Infatti non era possibile importarli ma chi li aveva comprati non poteva perdere l'investimento (mi sembra evidente) poteva quindi usufruire sia dello schiavo sia dei suoi figli. Acquista importanza quindi la donna schiava in quanto madre e produttrice di forza lavoro.
Avere quindi un presidente di colore sconvolge completamente gli schemi mentali radicati.

- Barack Obama nella sua politica si è adoperato per ridurre sino ad anullare la presenza di truppe americane in terre straniere. Ad esempio ha presentato il "disegno di legge per l'uscita dalla guerra in Iraq"

- Barack Obama è stato pastore di capre. Presumo quindi che conosca meglio la vita degli umili.

- John McCAIN ha sempre vissuto in ambito militare, ha avuto un'istruzione militare, il papà militare, il nonno militare. Quindi, anche solo epidermicamente, non lo posso digerire.

- John McCAIN si laureò nel 1958, all'895° posto di una classe composta da 900 allievi. Io che mi ritengo un perfezionista come posso appoggiare l'ultimo della classe?

- John McCAIN dopo il 2001, supportò nettamente sia l'intervento militare statunitense in Afghanistan che la guerra in Iraq;

- John McCAIN si espresse però in maniera netta contro gli abusi sui prigionieri di guerra. (un mezzo punto a suo favore.)

Infine dal punto di vista fonemico John McCain mi suona sicuramente più antipatico rispetto a Barack Obama.